L’arte che nutre l’anima: “Non c’è estetica senza etica” alle Cucine Popolari
- Fitel Emilia Romagna
- 21 set
- Tempo di lettura: 3 min
Non si vive di solo pane, e le Cucine Popolari di Cesena lo sanno bene. Con il nuovo progetto “Non c’è estetica senza etica”, l’iniziativa si propone di nutrire non solo il corpo, ma anche l’anima, portando l’arte direttamente tra la gente. Curato dal professor Paolo Degli Angeli, il progetto vuole superare l’idea che l’arte sia un lusso inaccessibile, trasformandola in un alimento quotidiano e fondamentale per tutti. L’iniziativa prevede undici mostre di artisti locali, che verranno allestite proprio all’interno delle Cucine Popolari. L’obiettivo è chiaro: abbattere le barriere che separano la cultura dal pubblico, rendendola un bene comune.
Un gesto di generosità e denuncia
Come spiega il curatore Paolo Degli Angeli, l’intero progetto è reso possibile dalla generosità degli artisti che hanno aderito con entusiasmo. Si tratta di un gesto che merita di essere lodato e condiviso, perché dimostra una profonda sensibilità verso i bisogni della comunità. Gli artisti coinvolti offrono una panoramica completa dell’arte contemporanea, spaziando dal figurativo all’astratto, con nomi già affermati e talenti emergenti che avranno l’opportunità di esporre per la prima volta. È una scelta eterogenea, pensata per offrire un ampio ventaglio di stili e visioni, capace di parlare a pubblici diversi.
Il ciclo di mostre è iniziato con Giovanna Benzi, artista milanese d’adozione cesenate, che ha portato i suoi undici “Paesaggi celesti”. Le sue opere, in esposizione dal 14 al 26 settembre, invitano lo spettatore a sollevare lo sguardo e a riflettere sulla bellezza e la vastità del cielo, come metafora di speranza e leggerezza. Dopo di lei sarà la volta di Luciano Paganelli, un artista noto per le sue opere che denunciano i problemi del nostro tempo. Attraverso figure fantasmatiche e richiami alla storia dell’arte, Paganelli lancia un vero e proprio “j’accuse” per risvegliare le coscienze e accendere la speranza, un messaggio potente e necessario in questi tempi difficili.
Il percorso proseguirà con altri artisti di grande valore: Maria Quagliotti, la cui poetica si concentra spesso sulla figura umana e la sua interiorità; Silvano Barducci, maestro del colore e della forma astratta; Giulia Conti, con le sue opere che esplorano il confine tra realtà e sogno; Giovanni Fabbri, noto per i suoi dipinti dal forte impatto visivo; Barbara Ruzziconi, che mescola tecnica e creatività in modo unico; Leonardo Rossi, le cui creazioni indagano il rapporto tra uomo e natura; Tiziana Bortolotti, con le sue tele che sembrano vibrare di energia; Silvano Tontini, che fa del segno e della materia i suoi strumenti espressivi; e infine Roberta Fraiese, le cui opere riflettono una profonda ricerca emotiva.
Ogni mostra sarà accompagnata da una breve inaugurazione, durante la quale l’artista sarà presente per spiegare al pubblico il significato e la poetica delle proprie opere. Questo approccio diretto e personale vuole stimolare un dialogo e rendere l’arte accessibile, abbattendo la distanza che spesso si crea tra l’artista e il fruitore.
Le esposizioni si terranno presso le Cucine Popolari, in via Machiavelli 40 a Cesena.
In un ulteriore gesto di altruismo, ogni artista donerà un quadro esposto alle Cucine Popolari. Queste opere, con molta probabilità, verranno poi messe all’asta, creando un circolo virtuoso in cui la bellezza genera risorse che a loro volta sostengono il servizio e la comunità.
L’iniziativa ci ricorda che l’arte non è solo qualcosa da ammirare, ma può diventare uno strumento potente per nutrire la comunità, in tutti i sensi.
di Laura Scandellari
Vicepresidente Fitel Emilia Romagna Aps